P a s s i o n e e T r a d i z i o n e

Mirco in quello che diventerà Podere Califonia, 1994.

Il primo passo di questa Cantina nasce nel Podere Califonia: un terreno di 2,5 ettari all’ombra del campanile del borgo medievale di Savignano sul Panaro.
Questo terreno, storicamente noto come Califonia, è intriso di storia e significato, una terra che ha ospitato la vita e la produzione dai tempi degli etruschi.

Visto il grande potenziale di questa zona, Mirco coltivò le prime piante di Pignoletto e Barbera, due delle varietà di uva più tipiche delle colline bolognesi.
Suo padre, Benni, fu sempre al suo fianco, apportando la sua esperienza nella coltivazione della terra e condividendo la saggezza tramandata di generazione in generazione.

Questi vini, testimoni della prima fase di Cantina Bergonzini, continuano a essere prodotti ancora oggi, mantenendo viva la tradizione iniziata nel Podere Califonia.

Podere Califonia è stato il primo passo di un percorso che ha dato vita a uno dei nomi più rispettati nell’ambito della viticoltura emiliana: Cantina Bergonzini.

Il primo passo di questa Cantina nasce nel Podere Califonia: un terreno di 2,5 ettari all’ombra del campanile del borgo medievale di Savignano sul Panaro.

Questo terreno, storicamente noto come Califonia, è intriso di storia e significato, una terra che ha ospitato la vita e la produzione dai tempi degli etruschi.

Visto il grande potenziale di questa zona, Mirco coltivò le prime piante di Pignoletto e Barbera, due delle varietà di uva più tipiche delle colline bolognesi.

PASSIONE E TRADIZIONE

L ' e r e d i t à v i n i c o l a d i f a m i g l i a

tradizione-1.1.2

Podere Califonia dopo le sistemazioni, 2000.

Suo padre, Benni, fu sempre al suo fianco, apportando la sua esperienza nella coltivazione della terra e condividendo la saggezza tramandata di generazione in generazione. 

Questi vini, testimoni della prima fase di Cantina Bergonzini, continuano a essere prodotti ancora oggi, mantenendo viva la tradizione iniziata nel Podere Califonia.

Podere Califonia è stato il primo passo di un percorso che ha dato vita a uno dei nomi più rispettati nell’ambito della viticoltura emiliana: Cantina Bergonzini.

καλός ϕωνή

P o d e r e C a l i f o n i a

Il suo nome deriva dall’etimologia greca καλός (“Kalòs”: bellezza, purezza) e ϕωνή (“Fonìa”: suono, rumore armonioso).

La proposta etimologica unisce la bellezza del territorio, la posizione favorevole e la magia del terreno all’ombra di un borgo medievale, con i rumori naturali della campagna e i suoni armoniosi delle campane del campanile. Questa interpretazione etimologica trasmette, quindi, una profonda connessione tra il nome del podere e le caratteristiche del territorio in cui si trova.

i segreti della vinificazione

L ' a r t e d i C r e a r e G r a n d i V i n i

La produzione del vino ha una storia ricca di tecniche tradizionali e antiche che conferiscono ai vini un carattere unico. Un esempio affascinante è la produzione di Primo con l’appassimento delle uve di Malvasia aromatica, tra le uve più antiche che possediamo in Italia, dove l’attesa è tanto importante quanto il processo stesso. Le uve vengono stese su graticci di legno e lasciate maturare fino a quando non sono attaccate dalla preziosa muffa nobile chiamata Botrytis. Successivamente, l’uva viene pigiata e invecchiata per ben 24 mesi in caratelli siciliani da Cognac dei primi del ‘900, conferendo al vino complessità e profondità.

Altre tecniche tradizionali da noi utilizzate includono il riposo di 12 mesi in anfore di terracotta per la produzione del vino bianco fermo Duchessae 12 mesi in barrique e tonneau per il rosso fermo Duca, ognuna conferendo caratteristiche distintive ai vini. 

Infine, la tecnica della rifermentazione in bottiglia, che prevede una doppia fermentazione e che la seconda avvenga all’interno della bottiglia stessa, continuando il suo processo fino a quando non si esaurisce. 

Uno dei vantaggi di questo metodo di vinificazione è la preservazione delle caratteristiche naturali del vitigno e del terroir, il vino esprime appieno le sue origini.

Queste tecniche rappresentano un tributo alla tradizione vinicola, preservando sapori e aromi unici che affondano le radici nella storia.

La produzione del vino ha una storia ricca di tecniche tradizionali e antiche che conferiscono ai vini un carattere unico. Un esempio affascinante è la produzione di Primo con l’appassimento delle uve di Malvasia aromatica, tra le uve più antiche che possediamo in Italia, dove l’attesa è tanto importante quanto il processo stesso. Le uve vengono stese su graticci di legno e lasciate maturare fino a quando non sono attaccate dalla preziosa muffa nobile chiamata Botrytis. Successivamente, l’uva viene pigiata e invecchiata per ben 24 mesi in caratelli siciliani da Cognac dei primi del ‘900, conferendo al vino complessità e profondità.